Il Matelica ha annunciato la ripresa dei lavori di completamento del nuovo sintetico dello stadio Comunale in cui la squadra ha fatto il suo esordio ieri contro la Jesina. A tal proposito si rende necessario un chiarimento prettamente tecnico in relazione agli ultimi step dei lavori. Una volta steso il tappeto in sintetico, le ditte hanno provveduto a cospargere il terreno di gioco con l’intaso prestazionale: uno strato multi materiale di cocco, sughero e lolla necessario per rendere il campo fruibile, consentire alla palla di scorrere e permettere all’erba di essere calpestabile senza subìre conseguenze. Esso rende il terreno completamente marrone, ma il suo graduale assorbimento restituisce al manto il suo colore originario: un verde splendente. Il tappeto in sintetico, infatti, fa parte solo di una fase dei lavori. Il suo utilizzo non può prescindere da ulteriori passaggi. Le ditte hanno già provveduto a diverse stesure del multimateriale, proprio per consentire al campo sportivo di essere pronto per domenica. L’ultima passata è stata eseguita sabato sera. Per questo domenica il terreno di gioco è apparso non impeccabile dal punto di vista estetico e visivo, ma non dal punto di vista tecnico-pratico dal momento che era in perfetta condizione per poter essere utilizzato, cosa che è stata prioritaria e il primo pensiero della società. Una volta terminati definitivamente i lavori, curati in ogni dettaglio, il campo sportivo sarà impeccabile anche a impatto visivo e apparirà in tutta la sua completezza mostrando il verde splendente nella sua totalità senza le “chiazze” momentanee.

Intanto sono reduci da un’altra domenica incredibile i biancorossi che, dopo essere andati sotto di due reti contro la Jesina, in inferiorità numerica sono riusciti a rimontare e superare gli avversari, festeggiando un successo da urlo.

E’ il direttore generale Roberto Chiavari a descrivere il mix di emozioni vissute in 90 minuti
“E’ stata un’altra gara dal duplice copione – commenta – speriamo di non replicare nuovamente carambole del genere, riuscendo a soffrire meno, anche se ciò che importa poi è il risultato finale. Per noi è stata senza dubbio una grande soddisfazione. Siamo stati bravi e fortunati soprattutto riuscendo a reagire subito, nonostante l’inferiorità numerica e con i cambi. Chi è entrato dalla panchina è stato ancora una volta fondamentale come chi ha giocato dall’inizio e questa la dice lunga sulla forza di questo gruppo”.

Un gruppo in cui tutti possono essere determinanti…
“Il mister occupa una posizione che può essere anche scomoda perché è costretto a fare delle scelte avendo a disposizione dei giocatori assolutamente validissimi tecnicamente e umanamente. Il fatto che chi entra dalla panchina possa essere determinanti al pari di chi gioca dall’inizio mostra anche l’intelligenza dei ragazzi, compatti e uniti nel voler remare tutti dalla stessa parte”.

Dovendo analizzare le due gare, con l’Alfonsine e con la Jesina, quali diversità ha notato?
“L’Alfonsine può contare su delle individualità nel reparto offensivo che sono di altissima qualità. La Jesina è più atletica, molto squadra e indubbiamente ha un approccio molto fisico alla gara. Ci ha saputo mettere in difficoltà”.

Sezione: Serie D / Data: Mar 13 settembre 2016 alle 12:00
Autore: Sara Santacchi
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