Domenica con il Castelfidardo ha portato a casa il pallone, dopo la sua prima tripletta in biancorosso. L’attaccante della S.S. Matelica Gian Marco Gabbianelli ha vissuto una giornata da incorniciare nella quale ha contribuito con ben tre reti alla vittoria finale per 6-1 deliziando gli sportivi con gol di grande qualità. Nato a Fano il 20 maggio 1994 a 12 anni è partito alla volta di Milano per il settore giovanile dell’Inter. Prima di approdare in serie D quest’anno, ha giocato sempre in serie C con Pro Patria, Patria e Fano lo scorso anno.

Che valore hanno i tre gol che hai segnato?
“Un valore importante perchè hanno sbloccato una gara che altrimenti non sarebb stata come è stata. Non era una gara semplice, siamo stati anche bravi a renderla tale. Da punto di vista individuale mi fa molto contento perchè abbiamo dato continuità ai risultati ed importante”.

A chi vuoi dedicarla?
“La dedico alla mia famiglia che mi segue e sosteniene ogni domenica e alla mia ragazza”.

Insieme alla squadra sei protagonista di un bel percorso, cosa serve per continuarlo?
“E’ necessario continuare a lavorare come stiamo facendo, ma tutta la settimana e tutti quanti. Siamo un gruppo bellissimo e c’è un grande lavoro realmente da parte di tutti e ci teniamo a darci una mano. Il mister ci tiene sempre sulla corda e chiede il massimo a ognuno di noi”.

Nonostante sia giovane hai già diverse esperienze alle tue spalle. Di quale hai il ricordo migliore?
“La salvezza dello scorso anno con la squadra della mia città è stata un’emozione unica, non lo avrei mai pensato. Anche la prima di Campionato, giocando a Fano ritrovarmi in quello stadio con tutti i tifosi mi ha dato delle grandi emozioni”.

Ci sono stati invece dei momenti meno facili?
“Si, quando giochi meno sicuramente. Uscito dalla Primavera il salto in prima squadra in serie C è notevole e in quei casi è importante avere un grande supporto dai più esperti, però anche quello aiuta e fa comprendere che il lavoro paga sempre”.

La persona che nel calcio hai conosciuto e ti ha insgnato di più?
“Ho giocato con due grandi giocatori come Serafini e Rubino, hanno fatto la serie A e la serie B anche quindi sono degli esempi per me e mi hanno sempre detto di lavorare duro e dare il massimo per migliorarmi”.

Il tuo giocatore preferito?
“Wesley Sneijder. Mi rispecchio in lui e l’ho visto spesso quando ero nel settore giovanile dell’Inter”.

Domenica vi attende la trasferta sul campo del Francavilla. Mister Tiozzo ha già chiarito che bisogna pensare non a quanto fatto, ma a cosa c’è da fare continuando a lavorare…
“Fa benissimo ed ha ragione. Il Francavilla ha una squadra con buoni giocatori. Noi dovremo essere questo Matelica perchè abbiamo visto che nei campi abruzzesi sono molto fisici e dovremo essere pronti a lottare”.

Sezione: Serie D / Data: Mer 08 novembre 2017 alle 12:30 / Fonte: ss matelica
Autore: Maria Lopez
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