Nappello appende gli scarpini al chiodo dopo 20 anni: «Giunto momento di smettere»

01.05.2024 12:45 di  Andrea Villa   vedi letture
Nappello appende gli scarpini al chiodo dopo 20 anni: «Giunto momento di smettere»

Dopo venti stagioni nei dilettanti, di cui le ultime cinque trascorse con la maglia dell’Angelo Baiardo, Marco Napello, il professionista capitano, ha ufficialmente chiuso oggi la sua lunga carriera nel mondo del calcio. È stato un percorso segnato da passione, dedizione e un inarrestabile impegno sul campo.

Oggi, in un giorno che segna la fine di un capitolo importante della sua vita, Napello ha preso la decisione di appendere gli scarpini al chiodo, motivato da ragioni personali che lo hanno spinto a fare questa scelta difficile ma necessaria. Il calcio è stato la sua vita, ma come in ogni grande avventura, ogni inizio porta con sé una fine.

Marco Napello non è stato solo un calciatore, ma anche un punto di riferimento, un esempio di leadership e spirito di squadra per compagni e avversari. Oggi, nell'emozione dell'ultima partita in campo, il Consiglio Direttivo della società ha voluto rendere omaggio al suo impegno e alla sua dedizione regalandogli la maglia con il numero “6”, simbolo delle tante battaglie affrontate e delle vittorie conquistate in queste cinque stagioni trascorse con l'Angelo Baiardo.

La Presidentessa Cristina Erriu ha guidato questo gesto di riconoscimento, sottolineando l'importanza del contributo di Napello al club e alla comunità calcistica locale. È stato un momento di commozione e gratitudine, in cui il ricordo delle gesta passate ha reso omaggio alla straordinaria carriera di questo grande campione.

“È giunto il momento di smettere – spiega, emozionato, Marco – A tutto c’è una fine ed è meglio chiudere la mia lunga carriera lasciando un bel ricordo e con la consapevolezza di aver dato tutto. Non c’era più la possibilità di proseguire, tanto a livello fisico che mentale. In tutti questi anni ho tolto tempo a tante cose, ora è arrivato il tempo per dedicarmi a famiglia e altre passioni.

Mi prendo un anno di riposo assoluto, poi vedrò che fare perché il calcio è comunque sia la mia vita.

In questi anni al Baiardo mi sono divertito molto e se dovessi scegliere i momenti più felici, direi senza dubbio il secondo anno con mister Paglia e le prime giornate di questa ultima stagione con mister Amirante, che stimo molto e mi dispiace per il finale di stagione che non è stato all’altezza del suo lavoro, del suo impegno costante negli allenamenti. Forza Baiardo, resterai nel mio cuore“.